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al testo di Giorgio Mancinelli
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Pecaminoso - tango
En el antro del silencio los dedos largos del día acarician tu cuerpo qué desnudo se envuelve en el viento ligero que roza las caderas tu hermosas y baja entre los pelos sederos del vientre dónde incluso escondes tu orgullo aterciopelado. . . . El sol abraza los senos tu blandos y duros aprieta su relación contigo qué aunque te concedes a el lo qué envuelto en la cama consumada vive en tus ojos en la boca que se abre túmida al pecado y siento tu flujo envolverme los sentidos el acre olor de ti qué en un último ímpetu me sube. . . . Dónde hundo mi cara teniendo el descanso hasta emborracharme de ti . . . cuando venirte siento. Peccaminoso - tango Nell’antro del silenzio le dita lunghissime del giorno accarezzano il tuo corpo che nudo s’avvolge nel vento leggero che sfiora i fianchi tuoi bellissimi e scende tra i peli serici del ventre dove pur nascondi il tuo orgoglio vellutato. . . . Il sole abbraccia i tuoi seni soffici e sodi stringendo il suo rapporto con te che ti concedi a lui avvolta nel letto consumato e vive nei tuoi occhi nella bocca che s'apre tumida al peccato nell’avvolgere dei sensi dell'acre odore di te il tuo flusso che in un’ultima foga m’assale. . . . Lì, dove affondo il mio viso e trattengo il respiro fino a ubriacarmi di te . . . quando ti sento venire. |
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